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Home / News / Deep Nostalgia anima le foto d’epoca con il deep learning

Deep Nostalgia anima le foto d’epoca con il deep learning


Sono in tanti a discutere i pregi e i rischi che l’intelligenza artificiale inevitabilmente porta con sé. Tra le tecnologie più frequentemente criticate (a causa dei suoi risvolti eticamente opinabili) vi sono quelle che consentono quasi a chiunque di realizzare video deepfake, sfruttando immagini di persone non consenzienti per creare video falsi ma altamente realistici.

Utilizzando una tecnologia analoga a quella adoperata per la realizzazione di video deepfake, gli sviluppatori di MyHeritage, in collaborazione con D-ID, hanno rilasciato Deep Nostalgia, un’applicazione in grado di animare foto e ritratti antichi, con un effetto incredibilmente realistico.

Come funziona Deep Nostalgia

MyHeritage è una piattaforma che vanta milioni di utenti, e che ha come obiettivo principale quello di consentire la ricostruzione del proprio albero genealogico. Tra le funzionalità offerte, vi è anche la possibilità di caricare le foto dei propri antenati, che il team ha deciso di arricchire con le animazioni summenzionate.

Una volta caricata la foto tramite un’apposita pagina, l’immagine è animata in modo da seguire i movimenti di alcuni video predefiniti, realizzati sul modello di alcuni dipendenti di MyHeritage. Tali video, tutti caratterizzati da movimenti facciali relativamente limitati, sono utilizzati da un algoritmo di machine learning (o, più precisamente, di deep learning) per generare il video finale. Maggiore è la somiglianza della foto originale con le pose dei video originali, tanto più l’effetto sarà realistico (proprio come succede con i video deepfake).

Sebbene non siano chiari i dettagli sull’algoritmo utilizzato da Deep Nostalgia, possiamo fare alcune considerazioni di massima che possono aiutarci a capirne il funzionamento. In genere, questi algoritmi sfruttano le cosiddette Generative Adversarial Networks (meglio note come GAN), reti neurali particolarmente sofisticate che vengono addestrate con una particolare procedura. Una GAN utilizza infatti due reti neurali: una in grado di generare immagini, e l’altra in grado di stabilire se un’immagine è realistica o meno. Grazie a questa tecnologia, è possibile generare immagini sorprendentemente fotorealistiche (come abbiamo visto in questo articolo).

Dal momento che la maggior parte delle tecnologie che consentono di realizzare deepfake sfruttano varianti più o meno sofisticate delle GAN, è lecito ipotizzare che anche Deep Nostalgia utilizzi concetti analoghi.

Critiche

Come tutte le applicazioni di deepfake, anche Deep Nostalgia ha ricevuto critiche contrastanti. Sui social network, molti utenti hanno descritto le immagini animate in questo modo come sorprendenti ed incredibilmente realistiche, ma al tempo stesso non sono pochi quelli che ritengono questa tecnologia addirittura inquietante.

C’è poi chi si è detto grato a MyHeritage per la possibilità di “rianimare” (seppur virtualmente) i propri cari scomparsi molti anni fa. Ma c’è anche chi ritiene questa possibilità irrispettosa della memoria dei defunti.

Il team di MyHeritage si difende da tali critiche, specificando che questi aspetti sono stati attentamente presi in considerazione. Ad esempio, la scelta di escludere l’audio (nonostante le possibilità di ricreare anch’esso artificialmente) è dettato proprio dalla volontà di impedire agli utenti la generazione di video potenzialmente dannosi e fuorvianti. Per lo stesso motivo, le animazioni non possono essere personalizzate, limitando le scelte degli utenti a pochi esempi predefiniti, e tutti molti circoscritti a piccoli movimenti del volto, minimamente espressivi.

Fonte: MyHeritage Deep Nostalgia



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