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Home / News / Google Chrome: un Meta Tag per risparmiare le batterie

Google Chrome: un Meta Tag per risparmiare le batterie


Google Chrome è da tempo il browser più utilizzato per la navigazione su Internet ma tra i suoi pregi non troviamo sicuramente la capacità di ottimizzare il consumo di risorse, questa caratteristica si ripercuote su diversi fattori tra cui un impegno non di rado notevole della memoria RAM, così come della CPU, e una minore autonomia dei dispositivi dal punto di vista energetico. Gli sviluppatori di Mountain View hanno apportato diverse migliorie per superare questo limite dell’applicazione e tra di esse vi è anche una nuova feature dedicata alla gestione delle pagine Web inattive.

Una modalità di attesa per le Web App

Tale funzionalità è stata concepita partendo dalla semplice considerazione che buona parte del consumo delle batterie viene causato dalle Web application e dai siti Internet e in particolare da quelli che utilizzano pesantemente risorse di sistema e script JavaScript. L’idea di Big G è stata quindi quella di forzare questi ultimi in modo da mitigarne l’impatto sul livello di autonomia quando operanti in background.

Per il momento si tratterebbe di una feature ancora in fase di sperimentazione e non sarebbero disponibili dettagli riguardanti il suo funzionamento a livello tecnico, stando a quanto reso noto da Big G essa dovrebbe attivare una sorta di sleep mode, quindi una “modalità di attesa” basata sul throttling in modo da rallentare intenzionalmente l’esecuzione di script quando non necessari.

Un contesto in cui tale modalità risulterebbe particolarmente utile potrebbe essere quello delle videoconferenze, costringendo le Web app ad attivarsi soltanto se utili al momento corrente.

Il Battery-Savings Meta Tag

Nel progetto per l’ottimizzazione dei consumi da parte di Chrome rientrerebbe anche un nuovo Meta Tag (battery-savings) appositamente pensato per la riduzione delle attività resource intensive, una sorta di indicazione che gli sviluppatori potranno inserire nel codice delle proprie pagine per suggerire a Chrome di attivare la modalità di attesa.

Riferendosi nuovamente al caso delle videoconferenze, nel codice seguente il Meta Tag viene utilizzato ad esempio per autorizzare una diminuzione del framerate:


<meta name="battery-savings" content="allow-reduced-framerate">

Mentre per consentire un rallentamento dell’esecuzione degli script si potrebbe agire in questo modo:


<meta name="battery-savings" content="allow-reduced-script-speed">

Le due opzioni precedentemente mostrate possono essere inoltre combinate:


<meta name="battery-savings" content="allow-reduced-framerate allow-reduced-script-speed">

Chrome Vs. Edge: una questione di performance

Attualmente Chrome dovrebbe vantare una quota di mercato pari al 65% tenendo conto di tutti i device supportati (PC, smartphone, tablet..) ma secondo alcuni studi effettuati di recente si tratta anche dell’applicazione più impattante sul consumo delle batterie.

Da questo punto di vista il lavoro di Google dedicato all’ottimizzazione potrebbe apportare dei benefici di lungo periodo in quanto la nuova versione di Microsoft Edge, quella realizzata a partire dalla codebase di Chromium, avrebbe già superato Firefox in termini di market share.

Fonte: GitHub



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